Economia della Sardegna: 30° Rapporto
Il Rapporto sull’Economia della Sardegna è arrivato alla 30° edizione e prosegue nel suo in-tento di analizzare le principali caratteristiche dell’economia sarda, per definire le politiche di intervento più adeguate ad orientare la regione verso un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Il Rapporto è organizzato nelle consuete cinque Sezioni che analizzano il sistema economico, il mercato del lavoro, i servizi pubblici, il turismo, e i fattori di crescita dell’economia della Sardegna. Il volume è inoltre arricchito da ben quindici Approfondimenti e Policy focus che trattano temi più specifici ma di grande rilevanza e attualità per l’economia della Sardegna.
Dopo il crollo del 2020 dovuto alla pandemia ed il rimbalzo positivo del successivo biennio, si prevede che l’Italia, e di conseguenza la Sardegna che è legata a filo doppio all’economia nazionale, ritorni a tassi di crescita molto ridotti continuando così a perdere posizioni in Europa. Notizie drammatiche per la Sardegna arrivano dalla dinamica demografica: si nasce meno, si muore di più; i giovani emigrano e i nuovi arrivi sono insufficienti. Quindi, la popolazione invecchia e si riduce; di conseguenza si restringe la base occupativa e la capacità di generare ricchezza. Il sistema sanitario regionale peggiora la qualità delle prestazioni e non riesce a dare risposte adeguate ai bisogni della popolazione; i servizi per l’infanzia e per gli anziani sono insufficienti. La capacità competitiva della regione è molto bassa ed in peggioramento così come risulta insufficiente la qualità delle istituzioni percepita dai cittadini.
Come appare quindi la Sardegna in questo Rapporto? Il solito bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto? Le solite luci e ombre? Non sembra così. Il Rapporto mostra che il bicchiere è quasi vuoto e che le ombre prevalgono. È allora necessario definire con urgenza un progetto condiviso di rinnovamento basato su alcuni pilastri fondamentali: istruzione, innovazione tecnologica, ambiente, equità, qualità istituzionale, identità ed autonomia.