La valutazione delle politiche scolastiche della Regione Sardegna

Committente 
Regione Autonoma della Sardegna (L.R. 7 - 2007)
Anno 
2011
Durata 
2011 - 2012
Descrizione 

L’obiettivo del progetto è stato quello di verificare se alcune caratteristiche dell’organizzazione scolastica contribuiscano a migliorare gli esiti scolastici degli studenti e a ridurre la dispersione scolastica. Fra queste, il progetto si è concentrato su un aspetto importante e ancora poco indagato nella letteratura dell’economia dell’istruzione relativo al ruolo dei dirigenti scolastici (DS).
Capire quali siano gli aspetti capaci di incidere sugli esiti scolastici degli studenti è estremamente importante, soprattutto in ambito regionale. Infatti, secondo i dati del 2009 dello studio PISA (Programme for International Student Assessment), il valore medio dei test di lettura, matematica e scienze mostra differenze sostanziali fra paesi e fra regioni dello stesso paese.
Esiste un acceso dibattito su quali siano le caratteristiche dei sistemi scolastici che influenzano maggiormente i processi di apprendimento degli studenti. Fra queste, uno degli aspetti cruciali, ma su cui ancora poco si sa, è quello del ruolo dei dirigenti scolastici. Questo lavoro si è proposto di studiare le capacità organizzative e gestionali dei DS italiani, confrontandole con quelle dei DS di Canada, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti e Svezia, e di analizzare in che misura i processi di apprendimento degli studenti dipendano dalle capacità manageriali dei DS.
Con l’autonomia scolastica infatti, la figura del DS ha infatti ricevuto poteri sempre più ampi, assumendo un ruolo importante in tutti gli ambiti di gestione della scuola. E’ dunque importante misurare la qualità delle pratiche manageriali dei DS e analizzare se e quanto questi ultimi contino nella determinazione dei risultati degli studenti.
In questo lavoro si è utilizzata la metodologia proposta da Bloom e Van Reenen (2007 e 2010) e sviluppata all’interno del progetto del World Management Survey (WMS) per esaminare la qualità delle pratiche manageriali adottate dai DS italiani per un campione rappresentativo di scuole secondarie di secondo grado.
In particolare, il progetto del World Management Survey (WMS) propone un approccio che identifica innanzitutto alcune attività di gestione comuni a qualunque ambito manageriale, indipendentemente dalla particolare attività considerata e identifica una metodologia per valutare le soluzioni attuate dai manager per risolvere specifici problemi
Nel dettaglio, si è effettuata la somministrazione di un questionario ampio formato da 25 domande che misurano le pratiche manageriali e da una serie di domande concernenti caratteristiche relative alla scuola e al DS intervistato. Durante le interviste sono state poste ai DS numerose domande relative alla loro attività di gestione nella scuola e a ciascuna risposta è stato poi attribuito dall’intervistatore un punteggio compreso tra 1 (worst managerial practice) a 5 (best managerial practice) sulla base della qualità del processo organizzativo descritta dall’intervistato. La qualità dei dati è stata garantita dal fatto che ogni intervista è stata ricontrollata in un secondo momento da un altro analista e/o da un responsabile della raccolta dati. La fase iniziale della raccolta dati ha riguardato una complessa procedura di training che mettesse gli analisti e i responsabili della raccolta dati in grado di garantire la massima qualità dei dati.

Project Manager
M. Sideri
Referente scientifico
F. Schivardi