Modello di gestione dei rifiuti in Sardegna: Una sintesi
La Sardegna negli ultimi anni è stata l’unica regione del centro sud Italia a fare importanti passi in avanti in tema di gestione integrata dei rifiuti, obiettivo previsto dalla normativa europea e da quella italiana che l’ha recepita. Gli ultimi dati forniti dalla Regione Sardegna indicano nel 20% la percentuale di raccolta differenziata riferita all’anno 2006, mentre sono 20 i comuni ricicloni sardi premiati da Legambiente nell’ultima edizione del proprio premio annuale. Il trend d’aumento della percentuale di raccolta differenziata è stato possibile grazie alla diffusione su scala regionale dei sistemi di raccolta domiciliare, accelerata dall’importante sistema di premialità e penalità inaugurato dalla Regione Sardegna proprio per penalizzare lo smaltimento di discarica e valorizzare invece le esperienze che hanno puntato decisamente sul riciclaggio. Questo processo di riconversione verso i sistemi di raccolta più efficaci tarda ancora a coinvolgere i comuni più grandi, a partire dai capoluoghi di provincia. Sulla riduzione della produzione dei rifiuti non si notano ad oggi inversioni di tendenza rispetto ai trend nazionali. Per raggiungere questo obiettivo, ampiamente disatteso su tutto il territorio nazionale, si deve operare sia sul piano dell’azione istituzionale regionale, sia sul piano dell’azione locale. Da un lato attraverso una forte azione di filiera, in grado di dar corpo ad accordi di settore efficaci per la riduzione della massa dei rifiuti generati. Dall’altro attraverso la sperimentazione del passaggio dalla tassa alla tariffa, in particolare in quei centri più virtuosi nel processo di raccolta differenziata.