Economia della Sardegna: 22° Rapporto sull'Economia della Sardegna

Categoria 
Rapporto sull'economia della Sardegna
Tipologia di pubblicazione 
Temi Economici della Sardegna
Autori
AA. VV.
Anno 
2015
Committente 
CRENoS e Fondazione Banco di Sardegna
Descrizione 

Il 29 maggio 2015 alle ore 10:00, presso l'Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari, sarà presentato il 22° Rapporto CRENoS sull'Economia della Sardegna.

All’inizio dell’anno scorso, i più importanti osservatori economici e lo stesso Governo Italiano erano concordi nel prevedere che il 2014 sarebbe stato l’anno di uscita dalla recessione per l’Italia. Questa previsione si è rivelata, ancora una volta, troppo ottimistica: l’Italia appartiene a quel gruppo di pochi paesi dell’OCSE e dell’Eurozona (insieme a Giappone, Finlandia e Cipro) che ancora nel 2014 mostrano tassi di crescita del Pil negativi. L’uscita dalla recessione è stata quindi rinviata al 2015 e le previsioni per l’anno corrente sono state riviste al ribasso tanto che solo nel 2016 il nostro Paese sembra poter essere in grado di raggiungere tassi di crescita superiori all’1%.

In questo quadro economico non entusiasmante per il nostro Paese, le prospettive della Sardegna lo sono purtroppo ancora meno. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio Statistico della Regione Autonoma della Sardegna nella Congiuntura Economica semestrale, le stime di crescita per il 2015 sono ancora negative e di gran lunga inferiori alla media nazionale. Si prevede quindi che l’uscita dalla recessione per l’economia regionale sia rinviata al 2016, quando la Sardegna potrebbe avere una timida dinamica positiva.

Il Rapporto CRENoS sull’Economia della Sardegna, giunto quest’anno alla ventiduesima edizione, analizza nel dettaglio il contesto economico su cui queste previsioni si basano e identifica, in ottica comparativa rispetto alle altre regioni italiane ed europee, i punti di forza e di debolezza del sistema economico Sardo.
I risultati della nostra analisi suggeriscono un modello di sviluppo “leggero” che coniuga tradizione (settore agricolo e agroalimentare) e innovazione (information technology) con una sempre più importante, e complementare, industria dell’ospitalità. Si tratterebbe quindi di sviluppo economico sostenibile, che implica al contempo la valorizzazione e la tutela delle risorse naturali. È tuttavia improbabile che questo sentiero di crescita possa essere intrapreso senza prima rimuovere alcuni ostacoli di natura strutturale quali la grave carenza di capitale umano e di competenze, la frammentazione del tessuto imprenditoriale, la debolezza delle reti infrastrutturali e, non ultima, la scarsa qualità delle istituzioni.

Dopo l’analisi del Sistema Economico Regionale nel suo complesso, che quest’anno presenta per la prima volta il monitoraggio sull’avanzamento della spesa degli interventi finanziati dalle politiche di coesione, l’attenzione si sposta sul mercato del lavoro regionale che viene analizzato secondo le dimensioni di genere, titolo di studio, settore di appartenenza e tipologia di lavoro. La ricerca prosegue con l’analisi del settore turistico, che pone particolare enfasi al confronto in termini di domanda e offerta turistica con i principali competitors della nostra regione. Gli ultimi due capitoli sono dedicati rispettivamente ai servizi pubblici - con l’analisi della sanità, dei trasporti e del trattamento dei rifiuti – e ai fattori di competitività il cui studio si concentra su elementi cruciali per lo sviluppo quali istituzioni, istruzione e innovazione. Il lavoro viene inoltre arricchito da nuovi temi di approfondimento e policy focus, quest’anno particolarmente numerosi.

Il rapporto sarà presentato da Fabio Cerina (CRENoS).

Interverranno:

  • Stefano Usai - direttore CRENoS
  • Antonello Cabras - Presidente Fondazione Banco di Sardegna
  • Luigi Guiso - Axa Professor of Household Finance EIEF
  • Francesco Casula - General Manager Cooperativa Assegnatari Associati Arborea
  • Antonio Solinas - Direttore Ricerca, Sviluppo e Innovazione Abinsula S.r.l
  • Francesco Pigliaru - Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
Referente Scientifico
F. Cerina