Come nasce un imprenditore

Committente 
Regione Sardegna - Legge 7/2007
Anno 
2012
CUP 
F71J11001260002
Descrizione 

Il progetto ha come obiettivo quello di misurare la qualità delle pratiche managerialidelle piccole e medie imprese italianee di analizzare le ragioni che indurrebbero alcuni individui, più di altri, ad intraprendere la carriera imprenditoriale. A tal fine si rende necessario avere una misura delle pratiche manageriali in modo da poterne cogliere le differenze tenendo conto delle differenze fra individui e fra le diverse località geografiche. Tuttavia la letteratura di riferimentopresentaunnumeroscarso di lavoriempirici a causa dell'oggettivadifficoltànelmisurare tali pratiche, non essendo osservabili direttamente. Per ovviare a tale criticità, il progetto si avvale dell'utilizzo di un questionario basato sugli standard enunciati per la prima volta da Bloom e Van Reenen (2007) per il contestoimprenditoriale americano e adattato da noi al contesto italiano. Attraverso tale strumento di indagine è possibile tradurre informazioni qualitative dettagliate in dati quantitativi utilizzabili in maniera aggregata.

Tale procedura può essere riassunta come segue. Come primo passaggio le imprese vengono contattate telefonicamente e vengono fissati appuntamenti telefonici con gli imprenditori che si dichiarano disponibili. Un indubbio vantaggio dell'intervista telefonica è dato dalla possibilità di applicare la tecnica deldouble blind: l'intervistatore non riceve alcuna informazione circa la performance finanziaria dell’impresa, né l'intervistato conosce i metodi di intervista adottati. Il questionario è articolato in diverse sezioni riguardanti gli obiettivi dell’impresa, la gestione del personale, il monitoraggio aziendale e la capacità innovativa. Tutte le interviste vengono ascoltate da un altro analista: in tal modo tutte le risposte vengono valutate contemporaneamente da due persone diverse che poi discutono eventuali interpretazioni divergenti, arrivando così a una valutazione mediata dell'intervista garantendo alti standard di qualità dei dati. Tramite questa metodologia è possibile ovviare alla complessità dovuta alla non diretta osservabilità delle pratiche manageriali e alla loro non misurabilità tramite strumenti tradizionali.

Il gruppo di lavoro è composto dal responsabile della raccolta e qualità dei dati, dal junior manager e da cinque analisti.La prima fase del progetto ha previsto una fase ditraining di dieci giorni durante la qualei responsabili della raccolta dati (con esperienza pregressa nell'ambito di un progetto simile riguardante le pratiche manageriali adottate nelle scuole superiori italiane condotto nel 2011) hanno illustrato gli obiettivi del progetto, le tecniche di intervista e l’importanza della qualità dei dati nel valutare le pratiche manageriali.Il training ha posto particolare rilevanzasul processodi calibrazione tra gli analisti in modo da essere certi che tutti i componenti del gruppo di lavoro avesserolo stesso metro di giudizio. Successivamentegli analisti più esperti hanno svoltouna prima serie di interviste pilotain modo che tutti gli analisti avessero la possibilità di vedere in modo concreto le tecniche di conduzione di un'intervista. Tali interviste sono state coinvolte con la tecnica delteam double,condotte cioè da un singolo analista e ascoltate dagli altri, al termine delle quali si è avuta una discussione approfondita tra tutti gli analisti per mettere in luce le eventualidifferenze di giudizio. In questo modo si è potuto avviare un processo di calibrazione tra i vari analisti perfezionando la conoscenza del questionario prima dell’inizio della raccolta dati vera e propria. Successivamente gli analisti hanno iniziato a condurre le interviste supervisionati dai manager o da altri analisti.

Project Manager
M. Sideri
Referente scientifico
F. Pigliaru